Come tutelare il patrimonio aziendale

Come tutelare il patrimonio aziendale

La tutela del patrimonio aziendale presuppone un’adeguata conoscenza degli strumenti a tua disposizioni. Garantire un sistema organizzato di gestione aziendale passa anche attraverso l’adozione di rimedi giuridici volti a scongiurare l’aggressione dei creditori.

TUTELA DEL PATRIMONIO AZIENDALE. COME DIFENDERLO

L’importanza di come tutelare il patrimonio aziendale

La tutela del patrimonio aziendale è probabilmente una delle attività principali e più “urgenti” sulle quali qualsiasi imprenditore dovrebbe concentrarsi in questo periodo storico, perché consente di dare maggiore sicurezza nell’affrontare le sfide aziendali ed affrontare la ripresa con maggiore serenità.

In questa analisi specifica relativa alla tutela del patrimonio ci siamo avvalsi del prezioso supporto offerto dal Dott. Tommaso Bongermino, Revisore legale dei Conti e esperto in Consulenza Aziendale, che ci hanno parlato di pianificazione e protezione del patrimonio imprenditoriale.

Proteggere il tuo patrimonio imparando a individuare e correggere comportamenti errati può davvero rappresentare l’unica strada da percorrere per uscire indenni dalla crisi. Pensa ad esempio alla responsabilità personale degli amministratori dell’azienda o alla commistione tra patrimonio aziendale e familiare: è una prassi molto diffusa tra i micro e piccoli imprenditori ed è umanamente comprensibile, ma in questo periodo può rivelarsi una scelta sbagliata.

IMPORTANTE: Un buon piano di tutela del patrimonio è sempre quello studiato ed attuato in assenza di seri problemi debitori.

Quali beni concorrono a formare il patrimonio aziendale

Molto spesso accade che la famiglia e l’imprenditore vivano in commistione tra loro”. E’ invece quanto mai opportuno individuare esattamente quali siano i beni aziendali da considerare nel piano per la tutela del patrimonio:

  • Beni IMMATERIALI: ad esempio brandbrevettiavviamentopolizze assicurative, e soprattutto liquidità. Questo ultimo aspetto va tenuto in estrema considerazione: occorre prestare la massima attenzione a non sottrarre flussi di liquidi all’azienda per far fronte ai bisogni della famiglia;

  • Beni MATERIALI: tra questo tipo di beni rientrano innanzitutto gli immobili e le partecipazioni aziendali. È principalmente questa categoria di beni a rappresentare l’oggetto delle maggiori conflittualità all’interno dell’impresa familiare.

A cosa mira la tutela del patrimonio aziendale

La tutela del patrimonio aziendale deve necessariamente essere inserita all’interno di un progetto di pianificazione ed organizzazione aziendale molto più ampio, in cui occorre:

  • acquisire consapevolezza della propria marginalità, di quali sono i costi ed i ricavi;

  • calcolare la misura delle tasse che incidono sui tuoi redditi personali e su quelli aziendali;

  • comprendere se hai realmente messo al sicuro il tuo patrimonio mobiliare ed immobiliare;

  • rendicontare esattamente quale sia il tuo indebitamento ed i rischi nei confronti dei creditori (banche, fornitori, ecc);

  • valutare eventuali passaggi generazionali per mettere al riparo la tua impresa;

  • in definitiva, mettere a punto un preciso piano industriale.

Si tratta di un’analisi molto complessa, che non sempre è possibile realizzare da soli: ecco perché acquista una grande importanza affidarsi a professionisti che sappiano guidarti in questo percorso.

La tutela patrimoniale non è e non va inquadrata come un modo per sottrarre i beni aziendali e personali dall’aggressione dei creditori. La protezione del patrimonio va intesa come salvaguardia di ciò che hai creato nel corso del tempo da tutti quegli imprevisti che sfuggono al tuo controllo (e sicuramente il Covid-19 rientra tra questi).

Sappiamo bene quanto sia difficile per te separare famiglia da azienda, ma comprendere realmente come mettere al sicuro il patrimonio aziendale occorre evitare squilibri e scelte errate.

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Approvato in data 23/12/2018

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Quadro sintetico degli strumenti per la tutela patrimoniale

Illustriamo, seppur in maniera MOLTO sintetica, quali strumenti vengono messi a tua disposizione dalla legge per aiutarti a tutelare il tuo patrimonio aziendale:

  1. Patto di famiglia: si tratta di un accordo che evita la dispersione del patrimonio familiare e ne garantisce la continuità, riservando parte del patrimonio stesso ad uno scopo ben preciso (nella specie, far fronte ai bisogni della famiglia);

  2. Fondo patrimoniale: è una sorta di “cassaforte” di famiglia, al cui interno possono essere collocati vari beni per soddisfare le esigenze della famiglia stessa.

  3. Le cosiddette soluzioni societarie: forme di attribuzione di immobili o altri beni in società create appositamente per salvaguardare il patrimonio aziendale. Nella nostra attività di consulenza aziendale, abbiamo più volte suggerito ai nostri clienti di percorrere queste strade “alternative”. In particolare, a titolo di esempio,  possiamo menzionare due casi:

    • clienti soci di una società del settore terziario, entrambi in pensione, proprietari del capannone. Poiché uno dei due intendeva proseguire la propria attività abbiamo proposto questa soluzione: anziché mettere in liquidazione la società, costituire una NewCo partecipata al 51% dal socio “attivo” ed al 48% dai dipendenti della vecchia società. In questo modo è stata da un lato garantita la continuità aziendale, dall’altra la salvaguardia dell’immobile in capo ai due soci, attraverso un contratto di fitto di ramo d’azienda concluso tra la vecchia società e la Newco.

    • cliente titolare di diverse abitazioni produttive di reddito, che voleva dividerle tra i figli. Poiché questa soluzione avrebbe creato immaginabili problematiche, abbiamo suggerito di costituire con gli eredi una srl immobiliare alla quale conferire tutti gli immobili; in questo modo sia la gestione che i relativi costi e ricavi sono stati posti a carico della società anche dal punto di vista fiscale.

  1. Trust: anche in tal caso si tratta di un accordo che mira alla tutela del patrimonio attraverso la destinazione di parte dei beni della famiglia o aziendali ad uno scopo preciso. Non necessariamente far fronte ai bisogni della famiglia, ma in genere un interesse meritevole di tutela.

Iniziare un nuovo cammino spaventa. Ma dopo ogni passo che percorriamo ci rendiamo conto di come era pericoloso rimanere fermi.

(Roberto Benigni)

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Come scegliere il professionista per la protezione del patrimonio aziendale o personale

Hai l’idea di proteggere il tuo patrimonio. Nell’interesse della tua azienda o tuo e della tua famiglia? Conviene rivolgersi ad un professionista competente in questa materia. Essenziale che si tratti di uno studio di professionisti specializzati ove lavorino “in tandem” l’Avvocato e il Dottore Commercialista.  Il nostro studio ha come area di operatività Roma, Lecce e Milano. Siamo in grado di assistere clientela anche da altre regioni. Hai scelto il nostro STUDIO KAT BUSINESS? Parlaci della tua situazione e dei tuoi obbiettivi. Analizzeremo i vari aspetti. Dopo questo primo passo, in base alle tante variabili del caso, ti daremo (ANCHE PER ISCRITTO) le soluzioni legali, finanziarie e fiscali-civili.

Come tutelare il patrimonio. Cos’è il Trust?

Il Trust è uno strumento di protezione e tutela del patrimonio di origine anglosassone. Si tratta di un negozio giuridico nel quale un soggetto che riceve l’incarico di gestire e conservare il patrimonio, per conto di colui che possiede i beni.

Nel Trust abbiamo diversi soggetti:

– Disponente, colui che è in possesso dei beni e decide di spossessarsi mettendoli in un patrimonio separato per proteggerli oppure per raggiungere un determinato scopo;

  • Trustee, colui che è incaricato dal Disponente alla gestione dei beni secondo le direttive impartite da quest’ultimo. Si tratta di una figura rilevante che, per svolgere questo ruolo, deve essere in possesso di determinate competenze professionali;

  • Beneficiari, coloro che ricevono i frutti o divento possessori dei beni in Trust;

  • Guardiano, colui che, se si ritiene opportuno, deve controllare sull’operato del Trustee.

Il Trustee, in pratica, gestisce i beni nei limiti stabiliti e li amministra al fine di preservarli e farli fruttare, nell’interesse dei beneficiari indicati dal Disponente.

Come tutelare il patrimonio. Che cos’è la Holding?

La tutela del patrimonio attraverso lo strumento della HOLDING.

La Holding è una società che detiene proprietà immobiliari o quote di partecipazione in altre società (partecipazione che può essere in parte o totalitaria).

Si tratta di uno strumento dal potenziale incredibile: oltre alla protezione del patrimonio, abbina anche un’ottimizzazione anche a livello fiscale (che in Italia non guasta mai visto che le tasse sono sempre in aumento).

Pur avendo un nome strano, è pur sempre una società. Non deve per forza esserci scritto holding nel nome o nell’oggetto sociale. Ciò che la rende unica (almeno di chi sa utilizzare propriamente questo strumento!) è l’assenza totale di rischi imprenditoriali.

La gestione e la tutela del patrimonio familiare non è mai una cosa semplice e molto spesso si corre il rischio di utilizzare strumenti di protezione che sono assolutamente inadeguati.

L’utilizzo della Holding – in questo senso – può rappresentare lo strumento migliore perché consente di:

  • gestire patrimoni mobiliari e immobiliari (riscossione di affitti di uno o più immobili);
  • avviare un’attività di organizzazione e trasferimento del patrimonio tra i soggetti di una stessa famiglia.

Tutto ciò che entra nella Holding non può essere toccato – immobili, beni immobili, attività finanziarie. Mentre il creditore o il Fisco, ad esempio, può farsi valere sulla società che figlia, cioè quella operativa.

Molti imprenditori, non solo solo sottovalutano la protezione del patrimonio, ma anche le potenzialità della Holding. Pensano subito sia solo uno strumento per ricchi imprenditori – il classico Agnelli di turno – e che sia difficile da gestire.

Niente di più sbagliato. Può essere utilizzata anche per i piccoli imprenditori ed è facile da gestire (a volte non ha nemmeno fatture da contabilizzare).

A differenza del Trust, dove il patrimonio possiamo dire non sia più tuo, ma viene affidato nelle mani del Trustee, nella Holding sei sempre tu a gestirlo. Il problema della revocabilità, riscontrato nel Trust, nella Holding non esiste.

Questo è uno degli elementi che determinano la grandezza e la differenza che c’è tra Trust e Holding. Poi, ovviamente, vanno anche viste le esigenze dell’imprenditore. Ma generalmente, l’imprenditore italiano è abituato ad accentrare la gestione del patrimonio su se, senza doverlo trasferire ad altri per gestirlo e proteggerlo (come nel Trust).

Tra l’altro, la Holding, offre anche degli incredibili vantaggi fiscali che, in Italia, sono sempre graditi vista la propensione continua all’aumento delle tasse.

Scegliere non è facile anche se è facile l’importanza di redigere subito un piano di tutela del patrimonio. . Se necessiti di informazioni maggiori e vuoi ricevere una nostra consulenza gratuita compila il questionario che trovi cliccando qui. Un nostro consulente ti contatterà nel più breve tempo possibile per definire quale sia la strategia di protezione del patrimonio migliore per risolvere i tuoi problemi e rispondere alle tue esigenze.

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    Di |2022-10-26T03:00:01+02:0026 Ottobre 2022|news|
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